La calda estate del volley mondiale sposta i riflettori dalla Turchia all’Italia, sede della Final Eight della quarta edizione della Nations League volley maschile. A Casalecchio di Reno si giocherà un vero e proprio mini-Mondiale, con tutte le potenze del pianeta, Russia esclusa, motivatissime a lottare per conquistare un titolo che potrà fornire morale e indicazioni valide in vista del torneo iridato di settembre.
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Nations League volley maschile 2022: la presentazione
Ricco tabellone delle quote sullo sport che punta i fari sulla seconda edizione consecutiva sarà l’Italia ad ospitare la fase finale della Nations League di volley. Dopo Rimini 2021 ci si sposta di pochi chilometri, perché il quartier generale del gotha del volley mondiale sarà l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, sede della Final Eight 2022 in programma tra il 20 e il 24 luglio.
Otto partite con appena un giorno di riposo, venerdì 22, che vedranno coinvolte tutte le nazionali più forti del pianeta, dalla Francia campione olimpica all’Italia campione d’Europa, con la sola eccezione della Russia, campionessa nel 2018 e nel 2019. Considerando anche il Gran Prix, “antenato” della Nations League la cui prima edizione risale al 2018, il 2022 sarà il quinto anno in cui la fase finale sarà ospitata dall’Italia, dopo Andria, Gioia del Colle e Matera 2003 e Reggio Calabria 2004 e 2006.
Fase finale, formula e programma
Giunta alla quarta edizione, la Nations League ha subito nel 2022 ritocchi significativi a livello di formula e regolamento, sia in campo femminile, sia in quello maschile. Invariato il numero delle partecipanti, 16, per la prima volta la fase finale è stata strutturata con la formula della Final Eight con tabellone tennistico strutturato con quarti, semifinali e finali: addio, quindi, alla Final Four, andata in scena direttamente nell’edizione 2021, segnata dalla pandemia di Coronavirus e dalla concomitanza con i Giochi di Tokyo, con qualificazione solo delle prime quattro del girone, ma anche nel 2018 e nel 2019, dopo un’ulteriore fase a gironi con le prime otto furono suddivise in due gironi da quattro con qualificazione alle semifinali delle prime due.
Nations League volley maschile, Italia a caccia del primo successo
Come in campo femminile, anche in quello maschile per l’Italia il Gran Prix prima e la Nations League poi sono stati finora stregati. Insieme alla Polonia e alla Serbia, infatti, l’Italia è l’unica tra le potenze del volley internazionale a non aver mai vinto il torneo: gli Azzurri si sono dovuti finora accontentare di sette podi, con tre finali perse, tutte contro il Brasile, nel 2004, nel 2005 e nel 2017, e di quattro terzi posti. La situazione è addirittura peggiorata dall’introduzione della Nations League, dato che in tre edizioni l’Italia non ha neppure mai raggiunto la Final Four.
Quest’anno, però, la musica promette di essere molto differente, perché l’onda lunga del trionfo all’Europeo del 2021 è più viva che mai. A trascinare Michieletto e compagni non è però solo l’entusiasmo di quell’impresa, ma la forza della gioventù trasmessa dal nuovo ciclo partito subito dopo il flop di Tokyo e la qualità del gioco espresso. Del resto il primo posto al termine del girone, con appena due sconfitte contro la Francia e la rivelazione Giappone, è il biglietto da visita più eloquente per le ambizioni dell’Italia, capace di mettersi dietro la Polonia campione del mondo uscente e la stessa Francia olimpionica a Tokyo oltre a Stati Uniti e Brasile.
Il tutto potendo contare sul gruppo al completo solo nelle ultime partite, dal momento che per scelta De Giorgi ha rinunciato nelle prime gare ai giocatori impegnati nella finale scudetto e a quelli di Trento. La grande novità tra i convocati rispetto all’Europeo è il ritorno di Ivan Zaytsev, poco meno di un anno dopo l’operazione al ginocchio che sembrava aver posto fine alla sua carriera azzurra. Qualcosa di più di un semplice valore aggiunto per legittimare le ambizioni dei campioni continentali.
Nations League volley maschile 2022: favorite, quote e pronostico
Il primo posto nel girone ha garantito all’Italia un tabellone, se non morbido, quantomeno con qualche insidia in meno sulla strada della finale. Il rischio concreto, tuttavia, è quello di affrontare in sequenza due nazionali allenate da ct italiani: dopo il quarto di finale contro l’Olanda di Roberto Piazza, tecnico di Milano, gruppo in crescita, come confermato dal quinto posto all’Europeo e rivelazione della prima fase per aver tolto in extremis la qualificazione all’Argentina medaglia di bronzo a Tokyo, in semifinale tutto fa pensare all’incrocio con la Francia regina dei Giochi, ma solo quarta nel girone di Nations.
I Bleus, passati da pochi mesi sotto la guida di Andrea Giani, affronteranno ai quarti il Giappone. L’eventuale sfida tra Italia e Francia potrebbe quindi rappresentare una finale anticipata, ma guai a sottovalutare le insidie che potrebbero arrivare dalla parte bassa del tabellone, che si annuncia più equilibrata e nel complesso qualitativa, con la Polonia, opposta all’Iran ai quarti, e la vincente del match tra i campioni in carica del Brasile e gli Stati Uniti destinate a disputare una semifinale incertissima. La sensazione, però, è che per la prima volta dal 2018 la finale della Nations League possa essere un affare europeo, con i campioni continentali pronti a bissare il trionfo di 10 mesi fa. Tutti pronti a scommettere sull’Italia vincente?
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